Fonte: ilfattoquotidiano.it - Articolo di Beatrice Manca | 26 OTTOBRE 2020
Il mondo delle fiere in crisi per la pandemia ripiega sui tour virtuali:
“Più presenze e meno costi, dopo il Covid si lavorerà in parallelo”
Un nuovo settore parallelo – Sono diverse le aziende che stanno investendo nella creazione e nello sviluppo di piattaforme virtuali che permettano di ospitare convegni e fiere, ma questa possibilità non è nata con la pandemia. FieraTV.it, ad esempio, aveva lanciato il primo evento dedicato alle aziende completamente virtuale già nel 2017, come spiega Fabiana Spagnuolo, responsabile media di AliComWeb. Uno degli eventi digitali in corso è ExpoPharmaDigital.com, che sarà online 365 giorni, dando la possibilità alle aziende di entrare in corso d’opera. Il vantaggio è che simili eventi travalicano le frontiere, e i limiti fisici di tempo e spazio: non c’è la necessità di smontare tutto dopo pochi di giorni e di attraversare il Paese per partecipare. “Sono eventi espandibili e multilingue: una volta entrati si può chiedere informazioni ai buyer o sfruttare l’e-commerce del loro sito per fare acquisti”. Dopo il settore farmaceutico, spiega Fabiana, adesso il team di FieraTv sta lavorando sul settore agroalimentare. “Le fiere sono riprese, è vero, ma una versione digitale può aiutare ad ampliare il pubblico ed evitare il crollo di presenze. Nessuno sa cosa succederà in futuro – conclude Spagnuolo – ma è una soluzione che potrà viaggiare in parallelo”. Il settore fieristico – tra i primi ad essere fermato dall’emergenza sanitaria e tra gli ultimi a ripartire – probabilmente vivrà ancora un anno di transizione, spiega, e tornerà a pieno regime solo nel 2022. “Nelle fiere la trasformazione digitale era già in atto – conferma Maurizio Danese, presidente di Aefi – anche perché il digitale aiuta la manifestazione a rimanere viva 365 giorni l’anno: il Covid ha accelerato questo processo”.
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